Passare a Google Workspace è una scelta sempre più diffusa per aziende e professionisti che vogliono semplificare la collaborazione aziendale e avere strumenti sicuri e aggiornati. Tuttavia, una migrazione mal pianificata può causare perdite di dati, interruzioni del lavoro e costi imprevisti.
Errori comuni nella migrazione a Google Workspace (e come evitarli)
Passare a Google Workspace è una scelta sempre più diffusa per aziende e professionisti. Tuttavia, una migrazione mal pianificata può causare perdite di dati, interruzioni del lavoro e costi imprevisti.
In questo articolo analizziamo alcuni errori più comuni nella migrazione a Google Workspace e ti spieghiamo come evitarli, così da garantire una transizione fluida e sicura.
1. Ignorare la compatibilità dei dati 📈
Non tutti i dati si trasferiscono automaticamente: calendari, cartelle condivise, permessi e rubriche rischiano di andare persi.
👉 Come evitarlo: utilizza strumenti ufficiali come Google Workspace Migration o soluzioni professionali di terze parti (es. CloudM). Prima del passaggio, verifica cosa viene incluso nella migrazione.
2. Trascurare sicurezza e permessi 🚨
Dopo la migrazione, i file possono ereditare permessi sbagliati, diventando accessibili a chi non dovrebbe.
👉 Come evitarlo: esegui un audit dei permessi prima e dopo la migrazione. Assicurati che i dati sensibili siano protetti con regole di accesso granulari.
3. Non formare gli utenti 🙋🏻♂️
Un errore comune è pensare che i dipendenti “si abitueranno da soli”. In realtà, senza formazione, il rischio è un calo della produttività.
👉 Come evitarlo: organizza sessioni di onboarding, realizza mini guide interne o brevi video tutorial.
4. Configurare male DNS e MX Record 📧
Una configurazione errata dei record DNS/MX può causare perdita di email o disservizi temporanei.
👉 Come evitarlo: prepara le configurazioni in anticipo, fai test in un ambiente parallelo e programma il cambio in orari di basso traffico (es. sera o weekend).
5. Dimenticare le integrazioni con altri software 🗂️
Molte aziende usano CRM, centralini o software HR collegati alle vecchie caselle email. Dopo la migrazione, questi strumenti potrebbero smettere di funzionare.
👉 Come evitarlo: fai un inventario delle applicazioni integrate e verifica che funzionino con Google Workspace (o pianifica nuove integrazioni via API).
6. Affidarsi al fai-da-te senza supporto tecnico 👨🏼🔧
La migrazione a Google Workspace può sembrare semplice, ma un errore può avere impatti gravi.
👉 Come evitarlo: affidati a un partner certificato Google Workspace che garantisca supporto tecnico, backup e continuità operativa.
Conclusione
La migrazione a Google Workspace è un passo strategico, ma va gestita con metodo.
Con un piano ben strutturato, strumenti adeguati e supporto tecnico qualificato, puoi evitare errori costosi e garantire un passaggio fluido e sicuro.
💡 Consiglio finale: non aspettare che i problemi si presentino. Prepara un piano di migrazione e affiancati a consulenti esperti per ridurre al minimo i rischi.